mercoledì 8 gennaio 2014

Spread, inflazione e crisi

Mentre i media di regime spacciano ogni variazione positiva (qualunque essa sia) come fosse una "luce in fondo al tunnel", in realtà non sono altro che dei fuochi fatui.
La finanza mondiale è un continuo fluttuare di equilibri che ciclicamente si muovono positivamente e negativamente.
Regolarmente questi indici alzano la testa un attimo per poi cadere più pesantemente di prima e viceversa.

Nessuno è in grado con precisione matematica a dirci quando finirà la crisi ma ogni economista, in base ai propri studi ed esperienze, esprime la sua opinione.
Ciò per dire: diffidiamo dai dispensatori di speranze eccezionali come dei catastrofici!

Alessandro Plateroti, in un bell'articolo apparso stamattina sul Sole 24 Ore, dice giustamente che "è molto pericoloso pensare che l'euforia finanziaria sia un termometro anticipatore della ripresa economica."

Di chi fidarsi allora? 
Infatti, prosegue Plateroti, "in Svizzera hanno già riacceso le luci di emergenza" e le banche della Confederazione stanno liquidando le attività finanziarie più rischiose (seppur più redditizie) per ridurre l'esposizione del patrimonio alla luce delle incertezze che vedono nel mercato finanziario globale.

Leggi l'intero articolo su http://24o.it/pZYBm

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