giovedì 27 giugno 2013

[CansùDeRivolta] Giorgio Gaber - Io se fossi Dio


Come Gaber nessun artista ha saputo essere così imparziale e superiore nei giudizi.
Comunista (forse l'unico vero comunista in Padania) è stato un cantautore impegnato socialmente.



Io se fossi Dio
e io potrei anche esserlo
sennò non vedo chi.
Io se fossi Dio
non mi farei fregare dai modi furbetti della gente
non sarei mica un dilettante
sarei sempre presente.
Sarei davvero in ogni luogo a spiare
o meglio ancora a criticare
appunto cosa fa la gente.
Per esempio il piccolo borghese
com'è noioso
non commette mai peccati grossi
non è mai intensamente peccaminoso.
Del resto, poverino, è troppo misero e meschino
e pur sapendo che Dio è più esatto di una Sveda
lui pensa che l'errore piccolino
non lo conti o non lo veda.
Per questo
io se fossi Dio
preferirei il secolo passato
se fossi Dio
rimpiangerei il furore antico
dove si odiava e poi si amava
e si ammazzava il nemico.
Ma io non sono ancora
nel regno dei cieli
sono troppo invischiato
nei vostri sfaceli.
Io se fossi Dio
non sarei così coglione
a credere solo ai palpiti del cuore
o solo agli alambicchi della ragione.
Io se fossi Dio
sarei sicuramente molto intero e molto distaccato
come dovreste essere voi.
Io se fossi Dio
non sarei mica stato a risparmiare
avrei fatto un uomo migliore.
Sì, vabbe', lo ammetto
non mi è venuto tanto bene
ed è per questo, per predicare il giusto
che io ogni tanto mando giù qualcuno
ma poi alla gente piace interpretare
e fa ancora più casino.
Io se fossi Dio
non avrei fatto gli errori di mio figlio
e sull'amore e sulla carità
mi sarei spiegato un po' meglio.
Infatti non è mica normale che un comune mortale
per le cazzate tipo compassione e fame in India
c'ha tanto amore di riserva che neanche se lo sogna
che viene da dire
“Ma dopo come fa a essere così carogna?”
Io se fossi Dio
non sarei ridotto come voi
e se lo fossi io certo morirei per qualcosa di importante.
Purtroppo l'occasione di morire simpaticamente
non capita sempre
e anche l'avventuriero più spinto
muore dove gli può capitare e neanche tanto convinto.
Io se fossi Dio
farei quello che voglio
non sarei certo permissivo
bastonerei mio figlio
sarei severo e giusto
stramaledirei gli inglesi come mi fu chiesto
e se potessi
anche gli africanisti e l'Asia
e poi gli americani e i russi
bastonerei la militanza come la misticanza
e prenderei a schiaffi
i volteriani, i ladri
gli stupidi e i bigotti
perché Dio è violento!
E gli schiaffi di Dio
appiccicano al muro tutti.
Ma io non sono ancora
nel regno dei cieli
sono troppo invischiato
nei vostri sfaceli.
Finora abbiamo scherzato.
Ma va a finire che uno
prima o poi ci piglia gusto
e con la scusa di Dio tira fuori
tutto quello che gli sembra giusto.
E a te ragazza
che mi dici che non è vero
che il piccolo borghese è solo un po' coglione
che quell'uomo è proprio un delinquente
un mascalzone, un porco in tutti i sensi, una canaglia
e che ha tentato pure di violentare sua figlia.
Io come Dio inventato
come Dio fittizio
prendo coraggio e sparo il mio giudizio e dico:
speriamo che a tuo padre gli sparino nel culo, cara figlia.
Così per i giornali diventa
un bravo padre di famiglia.
Io se fossi Dio
maledirei davvero i giornalisti
e specialmente tutti
che certamente non sono brave persone
e dove cogli, cogli sempre bene.
Compagni giornalisti avete troppa sete
e non sapete approfittare delle libertà che avete
avete ancora la libertà di pensare
ma quello non lo fate
e in cambio pretendete la libertà di scrivere
e di fotografare.
Immagini geniali e interessanti
di presidenti solidali e di mamme piangenti.
E in questa Italia piena di sgomento
come siete coraggiosi, voi che vi buttate
senza tremare un momento.
Cannibali, necrofili, deamicisiani e astuti
e si direbbe proprio compiaciuti.
Voi vi buttate sul disastro umano
col gusto della lacrima in primo piano.
Sì, vabbe', lo ammetto
la scomparsa dei fogli e della stampa
sarebbe forse una follia
ma io se fossi Dio
di fronte a tanta deficienza
non avrei certo la superstizione della democrazia.
Ma io non sono ancora
del regno dei cieli
sono troppo invischiato
nei vostri sfaceli.
Io se fossi Dio
naturalmente io chiuderei la bocca a tanta gente
nel regno dei cieli non vorrei ministri
né gente di partito tra le palle
perché la politica è schifosa e fa male alla pelle.
E tutti quelli che fanno questo gioco
che poi è un gioco di forza ributtante e contagioso
come la lebbra e il tifo
e tutti quelli che fanno questo gioco
c'hanno certe facce che a vederle fanno schifo
che sian untuosi democristiani
o grigi compagni del Pci.
Son nati proprio brutti
o perlomeno tutti finiscono così.
Io se fossi Dio
dall'alto del mio trono
vedrei che la politica è un mestiere come un altro
e vorrei dire, mi pare Platone
che il politico è sempre meno filosofo
e sempre più coglione.
È un uomo a tutto tondo
che senza mai guardarci dentro scivola sul mondo
che scivola sulle parole
anche quando non sembra o non lo vuole.
Compagno radicale
la parola compagno non so chi te l'ha data
ma in fondo ti sta bene
tanto ormai è squalificata
compagno radicale
cavalcatore di ogni tigre, uomo furbino
ti muovi proprio bene in questo gran casino
e mentre da una parte si spara un po' a casaccio
dall'altra si riempiono le galere
di gente che non c'entra un cazzo.
Compagno radicale
tu occupati pure di diritti civili
e di idiozia che fa democrazia
e preparaci pure un altro referendum
questa volta per sapere
dov'è che i cani devono pisciare.
Compagni socialisti
ma sì, anche voi insinuanti, astuti e tondi
compagni socialisti
con le vostre spensierate alleanze
di destra, di sinistra, di centro
coi vostri uomini aggiornati
nuovi di fuori e vecchi di dentro
compagni socialisti, fatevi avanti
che questo è l'anno del garofano rosso e dei soli nascenti
fatevi avanti col mito del progresso
e con la vostra schifosa ambiguità
ringraziate la dilagante imbecillità.
Ma io non sono ancora
nel regno dei cieli
sono troppo invischiato
nei vostri sfaceli.
Io se fossi Dio
non avrei proprio più pazienza
inventerei di nuovo una morale
e farei suonare le trombe per il Giudizio universale.
Voi mi direte: perché è così parziale
il mio personalissimo Giudizio universale?
Perché non suonano le mie trombe
per gli attentati, i rapimenti
i giovani drogati e per le bombe.
Perché non è comparsa ancora l'altra faccia della medaglia.
Io come Dio, non è che non ne ho voglia
io come Dio, non dico certo che siano ingiudicabili
o addirittura, come dice chi ha paura, gli innominabili
ma come uomo come sono e fui
ho parlato di noi, comuni mortali
quegli altri non li capisco
mi spavento, non mi sembrano uguali.
Di loro posso dire solamente
che dalle masse sono riusciti ad ottenere
lo stupido pietismo per il carabiniere
di loro posso dire solamente
che mi hanno tolto il gusto di essere incazzato personalmente.
Io come uomo posso dire solo ciò che sento
cioè solo l'immagine del grande smarrimento.
Però se fossi Dio
sarei anche invulnerabile e perfetto
allora non avrei paura affatto
così potrei gridare, e griderei senza ritegno
che è una porcheria
che i brigatisti militanti siano arrivati dritti alla pazzia.
Ecco la differenza che c'è tra noi e gli innominabili:
di noi posso parlare perché so chi siamo
e forse facciamo più schifo che spavento
di fronte al terrorismo o a chi si uccide c'è solo lo sgomento.
Ma io se fossi Dio
non mi farei fregare da questo sgomento
e nei confronti dei politicanti sarei severo come all'inizio
perché a Dio i martiri
non gli hanno fatto mai cambiar giudizio.
E se al mio Dio che ancora si accalora
gli fa rabbia chi spara
gli fa anche rabbia il fatto che un politico qualunque
se gli ha sparato un brigatista
diventa l'unico statista.
Io se fossi Dio
quel Dio di cui ho bisogno come di un miraggio
c'avrei ancora il coraggio di continuare a dire
che Aldo Moro insieme a tutta la Democrazia cristiana
è il responsabile maggiore
di vent'anni di cancrena italiana.
Io se fossi Dio
un Dio incosciente, enormemente saggio
c'avrei anche il coraggio di andare dritto in galera
ma vorrei dire che Aldo Moro resta ancora
quella faccia che era.
Ma in fondo tutto questo è stupido
perché logicamente
io se fossi Dio
la Terra la vedrei piuttosto da lontano
e forse non ce la farei ad accalorarmi
in questo scontro quotidiano.
Io se fossi Dio
non mi interesserei di odio e di vendetta
e neanche di perdono
perché la lontananza è l'unica vendetta
è l'unico perdono.
E allora
va a finire che se fossi Dio
io mi ritirerei in campagna
come ho fatto io.

mercoledì 26 giugno 2013

Il Governo letta e il razzismo verso i giovani del nord


Il governo Letta, su 1,3 miliardi di euro per incentivare la crescita economica, decide di stanziarne 1 miliardo per il Sud. (fonte Corriere.it):

da corriere.it:
"Il governo ha messo sul piatto 794 milioni per la stabilizzazione degli under 30. Così come annunciato, le risorse andranno per lo più alle Regioni del Sud"
"Oltre a «ulteriori misure nei territori del Sud»: 80 milioni di rifinanziamento delle misure per l’autoimpiego e autoimprenditorialità, 80 milioni di rifinanziamento del Piano di Azione e Coesione, 168 milioni di finanziamento per borse di tirocinio formativo a favore di giovani che non lavorano, non studiano e non partecipano ad attività di formazione."


da leganord.org:
“Ieri Letta ha mentito rispondendo in Aula che i giovani disoccupati del Nord non sarebbero stati messi in secondo piano.
Il via libera del Consiglio dei ministri al decreto legge per il rilancio dell'occupazione mette nero su bianco che sarà, come sempre, il mezzogiorno a garantirsi il triplo delle risorse rispetto a tutto il resto del Paese.

È inaccettabile che il Nord, che ha mantenuto e continua a mantenere l’Italia intera, sia abbandonato a se stesso e al suo destino.
Siamo di fronte all’ennesimo e vergognoso schiaffo al Nord e a tutti i cittadini del settentrione che non trovano lavoro.
Mi domando come i colleghi della maggioranza eletti al Nord possano accettare scelte di questo tipo da parte del Governo ma soprattutto mi chiedo che quale coraggio riusciranno a guardare in faccia, da oggi in poi, i giovani del settentrione che vivono quotidianamente sulla propria pelle il dramma della disoccupazione”.


 Lo dichiara Massimiliano Fedriga, capogruppo in Commissione Lavoro per la Lega Nord, commentando la notizia del via libera del Consiglio dei ministri al decreto legge per il rilancio dell'occupazione.

Padania-Europa




Tanto con l'ipotesi di una Costituzione federale, come quella più "forte" di un ordinamento confederale, [...] le relazioni economiche e d'ogni altro genere saranno libere: non verranno assoggettate a limiti diversi dal rispetto delle leggi vigenti, non incontreranno "confini" di qualsiasi genere, si svolgeranno sullo stesso piano su cui ormai si instaura la libera circolazione europea di persone, merci e capitali.

Gianfranco miglio - Le mie riforme

------- English ------

Both with the idea of ​​a federal constitution, such as the "stronger" of a confederal arrangement, [...] the economic relations and any other type, will be free: will not be subject to restrictions other than compliance with applicable laws, does not meet "boundaries" of any kind, will take place on the same plane on which now is established the European free movement of people, goods and capital.

Gianfranco Miglio - My reforms


------- Bergamàsc ------

Tànt con l'idea de öna Costitusiù federàle, tànt quàt chèla piö "forta" de ün urdinamét confederàt, [...] i relàsiù economiche e töte 'i otre i sarà libere: i sarà mia asugetàde a diferènt limiti se mia öl rispèt di norme in vìgur, i avrà mia di "cunfì", i vivrà sùra öl stèss piano de la libera circulasiù europea de persune, merci e capitai che al ghè adés.

Gianfranco Miglio - I me riforme

martedì 25 giugno 2013

«Pechino cavoli vostri»

da Sole 24 Ore

«Pechino cavoli vostri». Espressione cruda (ma efficace) per spiegare l'atteggiamento della Banca centrale cinese: chi è in crisi di liquidità, che se la sbrighi da solo. E la Borsa cinese tocca il minimo da quattro anni e mezzo: -5,08%. Il secondo tonfo consecutivo.
Chi ha prestato i soldi ed è nei guai che trovi il modo di venirne fuori. La scadenza imminente di 1,5 trilioni di Wmps (prodotti sostituitivi di linee di credito trasparenti) sta mettendo molte banche con le spalle al muro, incapaci come sono di rifinanziare il debito.


Il credit crunch manda in crisi un modello finanziario considerato non più sostenbile.
Oggi secondo tonfo consecutivo del mercato azionario di Shanghai, anche oggi scosso dai timori di una crisi di liquidità in Cina. Le autorità centrali non danno segni di voler intervenire, nell'auspicio che le banche, alle prese con riserve di contante in diminuzione a fronte di un costo del denaro che resta elevato, risolvano i loro problemi da soli.
In chiusura Hong Kong si è riportata in rialzo (+0,21%) mentre Shanghai ha contenuto il
calo (-0,18%). Una conclusione che sembra ridimensionare le preoccupazioni di una crisi di liquidità e della frenata nella crescita della seconda economia più grande al mondo. 

[CansùDeRivolta] J-Ax - Io mi rifiuto



Ed ecco la collana [CansùDeRivolta] di artisti ne dialettali ne politicamente schierati che raccontano i disagi della nostra società o del mondo che vorrebbero costruire!



Ciao Pino, sei un venduto, rompi il cazzo per la musica commerciale e poi suoni insieme a J ax… sei uno schifo, Gregorio dal Billionaire.

J ax: Fino a quattordici anni avevo l'ora di dottrina,
poi la mia prof d'italiano era sessantottina, ho
partecipato a una protesta che non so ricordare
come la seconda strofa del mio inno nazionale
i miei volevano vacanze in meridione
io sognavo le disco, scappavo a Riccione
se qualche riccone si è comprato lo stato
non mi sono scandalizzato, già lo davo per scontato
quindi non chiedete se credo alla nazione
mentre pago il pizzo senza avere protezione

RIT - Sarà che da bambino m'hanno rotto il muso
Sarà che il primo amore mi ha fatto cornuto
So come ci si sente quando sei escluso
Io mi rifiuto…
Il mio peggior nemico è sempre un mantenuto
Il mio miglior amico è stato detenuto
Siccome il mio pianeta se lo son venduto
Io mi rifiuto…
Io mi rifiuto…

J ax: Voglio una vita da spot tv fin da bambino
Colazione col mulino, bianco come l'omino
Così che ora voglio solo roba industriale
La gomma senza zucchero con dentro l'aspartame
Che bello mangiare come un dodicenne
Che quando vai al bagno, poi sciogli le piastrelle
Ho un danno permanente, un fegato che prega
Poteva andarmi peggio, e diventare vegan
Che costa sempre un botto mangiare roba buona
Il prezzo più no-global è solo da McDonald

RIT- Sarà che da bambino m'hanno rotto il muso
Sarà che il primo amore mi ha fatto cornuto
So come ci si sente quando sei escluso
Io mi rifiuto…
Il mio peggior nemico è sempre un mantenuto
Il mio miglior amico è stato detenuto
Siccome il mio pianeta se lo son venduto
Io mi rifiuto…
Io mi rifiuto…

Pino scotto: Bravo, lì devi andare, al Billionaire, prima di parlare di persone come J ax, sciacquati la bocca, coglione. Dovresti conoscerlo, prima di parlare della gente, impara a conoscerla, stronzo, e vai al Billionaire, insieme a tutte quelle gnocche troie, che poi non te la danno neanche, se non paghi, coglione… fanculo

J ax: Non vedo l'ora che collassi quest'economia
Così vediamo cosa resta dell'ideologia
Per esempio qui le droghe sono sempre aumentate
Ma nessuno da la colpa alle politiche sbagliate
E miss Italia festeggia con la sangria
L'Europa vota a destra ma per strada c'è la anarchia
Non sono gli immigrati, come dicono i giornali
La colpa è di chi guida, e non dei passeggeri
Io sono pattumiera vieni qui a raccogliermi
Io sfotto la bandiera vieni qui e costringimi
Ma la censura in questo caso non funziona più
E il capo tira su col naso su youtube

RIT- Sarà che da bambino m'hanno rotto il muso
Sarà che il primo amore mi ha fatto cornuto
So come ci si sente quando sei escluso
Io mi rifiuto…
Il mio peggior nemico è sempre un mantenuto
Il mio miglior amico è stato detenuto
Siccome il mio pianeta se lo son venduto
Io mi rifiuto…
Io mi rifiuto… 

Giustizia ALL'italiana


Ed ecco che un paese tra i più avanzati al mondo come il nostro non riesce ad arrestare un delinquente/mafioso come Silvio (basti ricordare tra le altre la depenalizzazione del reato di falso in bilancio)  se non con la condanna di incitamento alla prostituzione contro le dichiarazioni contrarie dei testimoni e dei "protagonisti" dei fatti!

Viva l'itaglia!



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And then, one country among the most advanced in the world like ours is able to stop a criminal / mafia-like Silvio (remember among others the decriminalization of the offense of false accounting) only with condemnation of incitement to prostitution, against contrary statements of witnesses and "protagonists" of the facts!

Long live the itaglia!

lunedì 24 giugno 2013

Default dello Stato italiano

Non mi permetto di avvalorarne la notizia, non ne ho le conoscenze, ma insistentemente si parla di DEFAULT GUIDATO dello Stato italiano in modo analogo a quello greco.

Nessuna inflazione, nessun prelievo forzoso (stile Cipro) ma un furto a mani libere perpetrato ai danni dei detentori del debito italico: Buoni di Stato.

Chi ha (in buonissima fede) investito sui Buoni a lungo termine potrebbe vedersi rubata una buona fetta di denaro per poter sopperire al debito di Stato. Quindi tra 10 anni si troverà rimborsato un capitale inferiore da quello investito.

Voci?

[CansùDeRivolta] Niccolò Fabi - Indipendente



Ed ecco la collana [CansùDeRivolta] di artisti ne dialettali ne politicamente schierati che raccontano i disagi della nostra società o del mondo che vorrebbero costruire!


Liryc: Niccolò Fabi - Indipendente

Indipendente voglio essere indipendente
e restare per sempre l'amante di tutto
voglio essere indipendente
non c'è cosa che sia più importante
perchè solo da indipendente si esiste

Il fidanzato intrappolato
nei doveri e negli agi di un rapporto
ha paura di essersi scordato
la sua libertà

Così come il musicista corteggiato
dalle sirene e le insidie dell'industria
vuole proteggere la sua arte dal mercato
la sua qualità

E si ripete

Indipendente voglio essere indipendente
e restare per sempre l'amante di tutto
io voglio essere indipendente
non c'è cosa che sia più importante
perchè solo da indipendente si esiste, si resiste

Il figlio stanco dei suoi genitori
delle loro ingerenze nella sua vita
ha bisogno di trovare una strada propria
la propria felicità
così come il politico che con forza
rivendica le tradizioni della sua regione
e nell'autonomia dallo stato centrale
la propria identità

Tutti ripetono

Indipendenti vogliamo essere indipendenti
e restare per sempre gli amanti di tutto
vogliamo essere indipendenti
non c'è cosa che sia più importante
perchè solo da indipendenti si esiste, si resiste

Ma chi è davvero indipendente ?
tu vuoi essere indipendente
è poi felice chi è indipendente da tutto ?

Indipendente
dall'ossigeno
dal denaro

Indipendente
dal consiglio di un amico

Indipendente
da un passaggio verso casa
dalla donna che si sposa

sabato 22 giugno 2013

[CansùDeRivolta] Fedez - Penisola che non c'è



Ed ecco la collana [CansùDeRivolta] di artisti ne dialettali ne politicamente schierati che raccontano i disagi della nostra società o del mondo che vorrebbero costruire!


Lyrics Fedez - Penisola che non c'è:


I giornalisti il 4° potere
si fan tutti delle gran pere
e fan finta di non sapere
in servilismo verso il potere e il presidente va a puttane
Cambiano le parole
Bella Silvio Latin Lover
troie , ministri ad Honorem
Perdita dei sensi
perdita dell'onore
perdita degli immobili che perdono valore
Perdita del Pudore
perdita del Decoro
ma poi sono solo i poveri che perdono il lavoro
Qui non c'è giustizia quindi vuoi la faida te
perchè se non c'è giustizia qui te la fai da te
il presidente la tangente il vilipendio il suo
avvocato difensore in parlamento che prende il doppio stipendio
il ministro i calendari mentre tu gli straordinari e i
casini giudiziari che non senti ai notiziari
e i ricchi impoveriti e i poveri arricchiti
rincoglioniti poveri e poveri rincoglioniti

RIT
Penisola che non c'è stanchi di subire
Penisola che non c'è bisogno di reagire
Penisola che non c'è uno stato di regime
Penisola che non c'è non c'è è più un avvenire
Penisola che non c'è non si può contraddire
Penisola che non c'è ma cosa vuole dire
Penisola che non c'è mi vogliono punire
Penisola che non c'è non voglio + obbedire


Mia madre va in casa degli altri a stirare le camice
perchè la mia famiglia è stirata come le camicie
la crisi c'è sempre stata come Dio
ma se non sono stato io
forse è stato lo stato di Dio
verità ta frittata rigirata verità
aereo pilotata per la folla ammaestrata
politici comici e comici politici
meglio morire nel 2012
che Expo 2015
qui c'è qualcosa che mi puzza come i cessi chimici
è da un pò che mi tengo tutto dentro come gli stitici
pronto per lo sbarco ,
io sto solo aspettando che i governi cadano come i bambini al parco
Siamo in un epoca senza precedenti
dove non trovi un politico che è senza precedenti
l'occhio del triangolo
ti spia con il grand'angolo
pronto ad ammazzarti appena gridi allo scandalo

RIT
Penisola che non c'è stanchi di subire
Penisola che non c'è bisogno di reagire
Penisola che non c'è uno stato di regime
Penisola che non c'è non c'è è più un avvenire
Penisola che non c'è non si può contraddire
Penisola che non c'è ma cosa vuole dire
Penisola che non c'è mi vogliono punire
Penisola che non c'è non voglio + obbedire

Lega Nord, quale futuro?

Allo stato attuale la Lega Nord soffre un problema di reputazione dopo i problemi (da quelli vere a quelli montati dai mass media) dell'anno passato.

Tante le opinioni su come affrontare questa situazione e spesso si parla di "ritorno alle origini" o "stare al passo con i tempi", cose parzialmente vere ma non risolutive.

Personalmente ritengo che bisogna ri-partire con uno spirito nuovo e più marcato.
Prendiamo i lati positivi della Lega Nord con la purezza e sincerità che ci ha sempre contraddistinti ma con una maturità che promuova con forza il PROGETTO DI MIGLIO.

Un progetto in cui la Padania non è un luogo in cui convogliare il nazionalismo italiano in una forma analoga, ma un luogo REALE con il suo motivo d'esistere e che vada oltre gli attuali concetti di Stato e Confini.
Un concetto innovativo che forse oggi non verrà compreso ma tra 50-100 anni sarà la base perché l'Europa resti una regione evoluta del mondo e la regione padana, italiana, catalana, spagnola, tedesca e così via compartecipino con un mix intelligente di collaborazione e indipendenza verso il miglioramento dei servizi al cittadino e verso i rapporti internazionali.

Questo è il progetto di Miglio e della Lega Nord in cui la Padania non è l'obiettivo ultimo, ma la base dello sviluppo Europeo.

domenica 16 giugno 2013

[CansùPadane] Simone Pianetti - FolkStone


"La figura di Pianetti è tutt’ora ricordata in gran parte dei paesi della valle Brembana come quella di un vendicatore, sovente indicato come raddrizzatore di torti, una sorta di eroe inafferrabile avverso ai poteri forti: prevale infatti l’aspetto “romantico” della vicenda, tralasciando il lato tragico e criminale.
Tant’è che la minaccia di “fare come Pianetti” non lascia indifferenti nemmeno ai giorni nostri. A dimostrazione dell’attualità della figura di Pianetti in quelle zone, è da riportare un incontro svoltosi a Camerata Cornello nel 90º anniversario dalla strage (13 luglio 2004), nel quale i partecipanti riportavano aneddoti, testimonianze e dicerie inerenti alla vicenda, parlandone però con rispetto ed una sorta di timore reverenziale [21]. La figura è inoltre tornata d’attualità anche grazie ad alcune recenti pubblicazioni, alcune romanzate, altre cronografiche, che ripercorrono gli eventi del 13 luglio 1914.
Inoltre la figura di Pianetti è ricordata in canzoni di band bergamasche, tra le quali i Folkstone e le Cucine SCS."

Il senso civico

Nell'epoca moderna si ha l'impressione che tutti abbiano fretta e tutto gli è dovuto.

Sentiamo il proliferare di discorsi secondo i quali "IO ho il diritto di ..." che personalmente comprendo ma non accetto dovendo NOI vivere in una comunità con migliaia di particolarismi.
Ognuno di noi, a mio modesto parere, dovrebbe sentire il dovere a partecipare alla crescita della nostra comunità, ognuno con le proprie passioni, capacità e ambizioni.

Invece il concetto prevalente (giusto di fondo) è: "IO pago le tasse quindi pretendo" e non considera che IO faccio parte di una comunità e la mia partecipazione non è compensabile con i denari.
La crescita di una comunità è sempre avvenuta su interesse diretto della popolazione mentre la sua caduta è sempre conseguenza del disinteresse, anche se delegato al pagamento di un corrispettivo agli amministratori i quali nel migliore dei casi sviluppano la comunità secondo le loro personalissime sensibilità e nel peggiore secondo i loro personalissimi portafogli!

Questo vuole essere un invito a tutti noi a non dimenticare che la comunità non è composta dalle nostre tasse, ma dal nostro interesse al futuro dei nostri figli, nipoti e pronipoti.

Noi abitanti delle moderne polis abbiamo il dovere di non abbandonare a pochi (seppur in buona fede) la gestione del nostro futuro.
Partecipiamo, controlliamo e contribuiamo a modellare il futuro della nostra terra.

sabato 15 giugno 2013

Mosca. La Duma approva la legge anti-gay: 435 a favore, un astenuto, nessun contrario.

Riporto un interessante articolo di Giuseppe Sandro Mela su www.rischiocalcolato.it sulla questione morale


  Il primo scopo di ogni qualsiasi Collettività è quello di essere, di vivere nel tempo, di esistere.
  Se ciò non fosse, essa si estinguerebbe più o meno rapidamente. Scomparirebbe e non avrebbe senso trattare delle caratteristiche di un qualcosa che non é o si auto-destina al non-essere.
  Essendo formata da persone mortali, unica certezza degli umani, ed essendo gli esseri umani generati dal’unione di un maschio con una femmina, ne consegue che la Collettività sopravvive solo sotto la condizione che i suoi membri generino prole in numero almeno eguale al numero dei membri deceduti.
  Da queste semplici considerazioni derivano tutti i concetti metagiuridici che improntano nei diritti positivi di ogni singolo stato il concetto di sacralità della famiglia e della sua difesa. Difendere e tutelare la famiglia come unione inscindibile tra maschio e femmina significa difendere e tutelare la Collettività e la sua discendenza.
  Un altro aspetto troppo spesso scotomizzato consiste nella sia pur banale considerazione di quanto i tempi biologici siano lunghi. Dalla nascita alla maturità affettiva, logica, culturale, ed infine anche economica, passano dai venti ai trenta anni. Gli effetti quindi delle variazioni dei tassi di natalità, in più od in meno, si manifestano molto lentamente nel tempo. Quando iniziano ad essere percepiti nella loro reale portata questi problemi ammettono soluzioni solo nel lunghissimo periodo. Per coglierli serve quindi una spiccata sensibilità del futuro.
  Potrebbe anche solo essere sufficiente considerare gli effetti devastanti che terribili epidemie ebbero sul destino dei popoli, dopo averli falcidiati.
  Tuttavia la sensibilità del futuro non trova albergo in forme culturali immanenti, ove solo l’oggi assume importanza ed, alle volte, il futuro é addirittura negato o ignorato: ci fu anche chi disse «nel lungo termine saremo tutti morti».
  Ma senza il solido concetto del futuro viene anche meno ogni possibilità di speranza. Non avrebbe senso alcuno sperare perché nulla potrebbe realizzarsi in carenza di futuro. L’immanentismo é sinonimo di inemendabile disperazione.
  A ben vedere proprio nella sensibilità al futuro, al saperlo guardare a fil di logica, risiede la differenza tra l’usuale governante e lo statista: l’orizzonte temporale del primo é il tempo che intercorre con le prossime elezioni, mentre invece lo statista sa penetrare i decenni. Lo statista ha lucidamente presente i doveri suoi e della Collettività che governa nei confronti della discendenza. Doveri, non diritti.
  Sono meccanismi delicati, molto delicati, al punto tale da indurre molti a ritenere che nessuna tutela della famiglia sia sufficientemente severa nel preservarla integra.
  Di questi giorni la Duma russa ha approvato in modo plebiscitario una legge che virtualmente elimina sul suolo russo ogni possibile propaganda dalla alla pedofilia all’omosessualità in tutte le sue varianti.
  «Intorno alla Duma si erano radunati più sostenitori che oppositori della legge.»
  Questo provvedimento segue l’istituzione dell’Ordine al Merito dei Genitori, importante riconoscimento civile per le famiglie numerose ed il divieto di adozione di bambini russi in paesi che ammettono le unioni gay.
  Prendiamo atto di alcune frasi pronunciate dal Presidente Putin, prima tra tutte quella con cui si prende in carico «le tradizioni culturali e le norme etiche e morali» del Suo paese.
  «Ciascuno ha i propri standard: se in Olanda un tribunale accetta come lecite le attività di un’organizzazione che diffonde la pedofilia, perché dobbiamo adottare anche noi certi standard?»
  «Dobbiamo reagire a quello che succede intorno a noi»
  Sono parole come macigni, specie perché seguite dai fatti. E tutto questo a soli venti anni dall’implosione del comunismo.

  Italian.ruvr.ru. 2013-05-31. Putin premia le famiglie numerose al Cremlino.
  Il presidente russo Vladimir Putin ha assegnato a dieci famiglie russe l’Ordine al Merito dei Genitori.
  In particolare è stata data questa importante riconoscenza civile alla famiglia Кorochentsev della regione di Rostov, che ha dodici figli.
  Intervenendo durante la cerimonia di premiazione, Putin ha promesso di lavorare per garantire che le famiglie numerose in Russia siano sempre di più e trovino le condizioni adatte per formarsi.

  Italian.ruvr.ru. 2013-05-17. Scontri al Gay Pride di Tbilisi: ferite 17 persone.
  Diciassette persone, tra cui tre poliziotti, sono rimasti feriti negli scontri tra i partecipanti del Gay Pride e i suoi oppositori avvenuti nella capitale della Georgia.
  Secondo le forze dell’ordine, gli scontri più violenti si sono verificati quando un minibus con i partecipanti della manifestazione gay si e’ trovato al centro di una contro-manifestazionee critica dell’omosessualita’ e a difesa dei valori tradizionali, a cui partecipavano migliaia di persone. Contro il bus sono state lanciate pietre che hanno mandato in frantumi le finestre del mezzo. La polizia e’ intervenuta aiutando l’autista del bus a passare tra la folla.

  Italian.ruvr.ru. 2013-03-11. Legge anti-gay a San Pietroburgo.
  Il governatore di San Pietroburgo ha firmato un emendamento alla legge locale che prevede sanzioni amministrative per l’istigazione alla pedofilia ed all’omosessualità tra i minori.
  La legge entrerà in vigore tra dieci giorni. Secondo il testo della legge, le azioni pubbliche tese a promuovere la sodomia, il lesbismo, la bisessualità, la transessualità tra i minori comportano una sanzione amministrativa di 5000 rubli (circa 125 euro) per i cittadini comuni, di 50.000 rubli per i pubblici ufficiali (circa 1.250 euro) e per i soggetti giuridici da 250.000 fino a 500.000 rubli (da 6.250 a 12.500 euro circa).

  MOSCOW, June 11 (RIA Novosti) – Russia’s lower house of parliament on Tuesday gave its final approval for a controversial “anti-gay” bill, with only one of the 436 lawmakers present abstaining and no votes against, after a day of clashes outside the building and dozens of arrests by police.
  The bill seeks to ban the “the promotion of non-traditional sexual relationships,” making such acts punishable by a fine of up to 1 million rubles ($30,000).
  The first draft of the bill, passed by the State Duma on January 25, used the term “homosexuality” but this was replaced by the term “non-traditional sexual relationships,” in the final version Tuesday.
To become law the bill must now be passed by the Federation Council – Russia’s upper house of parliament – and signed by President Vladimir Putin. Both steps are likely to be mere formalities.
  About 20 protesters were detained outside the parliament building, police said. Gay rights demonstrators reportedly scuffled with Russian Orthodox activists, who were chanting, “Russia is not Sodom!” and throwing eggs and bundles of stinging nettles. Some of the men and women rallying against the bill kissed in an act of protest.
  The LGBT demonstrators were heavily outnumbered by the anti-gay activists, Reuters reported.
  After deputies who supported the bill emerged from parliament later in the day, they were met with cheers from anti-gay activists, and some of the lawmakers were tossed into the air in celebration, according to Russian media reports.
Ilya Ponomarev, a lawmaker with the minority A Just Russia party, was the only deputy to abstain from the vote, Vice Speaker Sergei Zheleznyak, a member of the ruling United Russia party, was quoted as saying.
  There are a total of 450 deputies in the State Duma, and a majority of 226 was needed for the bill to pass.
  If the bill is signed into law by Putin, the “promotion of non-traditional sexual relationships” will be punishable by fines from 4,000 ($120) to 5,000 rubles ($160) for individuals, from 40,000 ($1,200) to 50,000 ($1,500) for officials, and from 800,000 ($25,000) to 1 million rubles ($31,000) for organizations.
  There will also be tougher fines for promoting such relationships in the media or on the Internet: from 50,000 rubles to 1 million rubles, or even 90 days of arrest for people involved in organizations found guilty of the offense.
  The legislation has been condemned by human rights groups, which fear that its vague wording will allow law enforcement authorities to target the LGBT community.

  A Mosca presso la Duma ci sono stati momenti di tensione tra i sostenitori e gli oppositori del disegno di legge per vietare la “promozione dei rapporti sessuali non tradizionali”, sul quale i parlamentari stanno discutendo.
  Un piccolo gruppo di oppositori del disegno di legge è stato circondato da una folla di sostenitori della legge. Ben presto e’ scoppiata una rissa, subito sedata dalla polizia. Ci sono stati dei fermi da entrambe le parti.
  Intorno alla Duma si erano radunati più sostenitori che oppositori della legge. Alcuni dei sostenitori mostravano magliette con la scritta “Ortodossia o morte”.
Durante la discussione della legge che vieta la propaganda dell’omosessualita’ la maggioranza dei deputati pare orientata all’approvazione del documento.
  La votazione finale si svolgerà questa sera.

  Dopo aver bloccato le adozioni di bimbi russi negli Stati Uniti, Mosca si prepara a rivedere gli accordi stretti con altri Paesi. Nei confronti di Washington la radice del problema è politica: ora invece le obiezioni di Vladimir Putin riguardano i Paesi in cui vengono legalizzati i matrimoni civili e le adozioni per le coppie omosessuali, a partire dalla Francia dove il Parlamento ha appena dato il via libera alla relativa legge. «Considero pienamente lecito effettuare dei cambiamenti ai relativi accordi”, ha detto il presidente russo durante un incontro con i deputati della Duma, invitando i Paesi stranieri a rispettare “le tradizioni culturali e le norme etiche e morali” della Russia.
  Alla riunione, il problema era stato posto da una deputata di Kaliningrad, Marina Orgieva, secondo cui venire affidati a genitori dello stesso sesso “farà del male” ai bambini russi. Alla sua richiesta di rivedere gli accordi sulle adozioni internazionali con la Francia e i Paesi con leggi simili, Putin le ha dato ragione. “Dobbiamo reagire a quello che succede intorno a noi”, ha detto il presidente citato dall’agenzia Interfax . Valentina Matvienko, presidente del Consiglio della Federazione, ha assicurato che i relativi emendamenti sono già in lavorazione. L’accordo attualmente in vigore tra Russia e Francia sulle adozioni è stato ratificato nel luglio 2012, e per numero di bambini russi adottati – gli orfani in Russia sono 650mila – la Francia oggi è al quarto posto.
  A inizio aprile, in viaggio in Germania e Olanda, Putin aveva affrontato l’argomento affermando che la legalizzazione delle unioni tra persone dello stesso sesso in Russia non sarebbe accettabile, anche se – ha detto Putin – i diritti dei gay vengono rispettati. Sul tema era tornato anche giovedì, durante la lunga maratona tv in cui ha risposto a centinaia di domande di ascoltatori: “Ciascuno ha i propri standard – ha spiegato il presidente russo – : se in Olanda un tribunale accetta come lecite le attività di un’organizzazione che diffonde la pedofilia, perché dobbiamo adottare anche noi certi standard?”. Tornando sulle unioni gay, Putin ha invitato a pensarle in riferimento alla Cecenia. “Ve lo immaginate? Bisogna ricordare in che Paese viviamo!”.
  A fine 2012 Mosca aveva invece proibito le adozioni da parte di famiglie americane – che ne garantivano il maggior numero, 45mila orfani dal 1999 – rifacendosi a recenti casi di abusi subiti da bambini russi, 19 dei quali morti negli ultimi dieci anni. In realtà, la decisione è considerata una risposta alla legge Magnitskij adottata dal Congresso americano, che ha posto sotto sanzione una serie di alti funzionari russi ritenuti responsabili di abusi di diritti umani.