giovedì 14 maggio 2009

Vendetta... mi ricorda un pò il motivo di alcune stragi mafiose...

"Naturalmente non userò commenti volgari o frasi sconce per offendere dei derecebrati mentali fascisti. Più merde di voi forse ci sono solo le merde e i democristiani. Siete la feccia della società italiana e mannaggia alla Padania che è terra di frocioni dai riccioli biondi.
E poi sillogismo: I veneti sono antipatici, il veneto è popolato per metà da Terroni i terroni sono tutti antipatici ma più simpatici di Voi.
V per vendetta




p.s se vuoi contattarmi vai su www.v.yaooh oppure chiama al 06 58231079 o scrivi all'indirizzo:
gpp.sabatino@tiscali.it"
Anonimo


Caro Anonimo, innanzitutto grazie per la pertinenza alla tua premessa.
Secondo vorrei chiederti, da dove questa rabbia gratuita? Questo razzismo verso i nostri fratelli Veneti(noi siamo Lombardi)?
E perchè dovremmo contattare una persona che con poco rispetto c'insulta?

Probabilmente sei una persona ancora legata alle ideologie, di quelli che cercano rogne, ma non titubare, non ti denunciamo, ci fai solo un pò di tristezza.

Comunque sia non preoccuparti a contattarci, siamo aperti al dialogo e al confronto.

Ciao
Tullio
angioletti@hotmail.com

giovedì 7 maggio 2009

Un risultato storico

Per la prima volta in lunghi anni di sbarchi, tre motovedette italiane hanno scortato 227 migranti partiti dalle coste Libiche fino al porto di Tripoli.
Lo sbarco è stato autorizzato dalla Libia dopo una lunga nottata di trattative per il rimpatrio immediato.
Intervenendo a "Mattino 5" su Canale 5, il ministro ha parlato di una notizia che «può rappresentare una svolta nella lotta all’immigrazione clandestina: per la prima volta nella storia siamo riuscititi a rimandare direttamente in Libia i clandestini che abbiamo trovato ieri in mare su tre barconi. Non è mai successo, finora dovevamo prenderli, identificarli, rimandarli nelle nazioni di origine. Per la prima volta la Libia ha accettato di prendere cittadini extracomunitari che non sono libici, ma che sono partiti dalle coste libiche. Ci abbiamo lavorato per un anno intero - ha spiegato Maroni - e mi pare che questo sia un risultato davvero storico, e mi auguro che prosegua così naturalmente questo comportamento leale della Libia nei confronti nostri, merito degli accordi che abbiamo fatto, e dell’intensa attività diplomatica che abbiamo fatto e nei prossimi giorni partirà quel famoso pattugliamento con le motovedette italiane, ma mi pare che oggi sia una giornata, a un anno esatto dalla nascita del governo Berlusconi nella quale possiamo dire che su questo tema, la lotta all’immigrazione clandestina, abbiamo realizzato esattamente quello che volevamo realizzare».

Insomma, una promessa mantenuta quella di Maroni e della Lega Nord, che ha dovuto lottare anche contro lo stesso governo e contro quegli esponenti della sinistra che -non sapendo cosa fare- etichettano come "razzista" ogni persona che tenti di frenare l'immigrazione clandestina.


WiLLy

domenica 3 maggio 2009

Pensieri: La Politica

Politica vuol dire "amministrazione di una città".

Ultimamente, invece, è diventata sinonimo di "poltrona" e questo, non mi piace.
A mio avviso la politica deve essere la diretta partecipazione ATTIVA della cittadinanza. Cosa che oggi, nella penisola Italica, non è possibile.
A livello di concetto di "cittadinanza", siamo di fronte ad una arretratezza assurda. In tutta la penisola, la gente decide di delegare in toto le decisioni che lo riguardano ad altri lavandosene poi le mani e, al voto successivo, è in grado solo di lamentarsi a torto o a ragione.

Il cittadino è quella persona che giustamente delega le proprie decisioni ma che ogni tanto controlla che il delegato lo tuteli ed eventualmente subentri a decidere lui stesso quando lo necessita. Il cittadino insomma, si mette in gioco oppure deve evitare di lamentarsi.

Nel meridione la gente s'illude di partecipare alla politica ma è in grado solamente di lamentarsi in coro bloccando ogni decisione, giusta o sbagliata che sia, impedendo ogni evoluzione perchè chi non osa non ha futuro. Insomma, li vige l'immobilismo di cui si cibano le varie mafie.

In Padania queste cose, purtroppo, stanno prolifernado. Per decenni la formazione dei giovani è stata affidata senza cura ad insegnanti meridionali che spesso non hanno fatto altro che professare l'immobilismo e la rinnegazione del nostro passato (e presente) bruciando intere generazioni.
Ora in Padania spuntano liste grilline e di stampo mafioso che per una illusione o un interesse non fanno altro che bloccare e stuprare il futuro della nostra terra.

La mia personalissima (e forse inesatta, chi lo può dire?) conclusione è che la nostra unica via d'uscità è la PARTECIPAZIONE nella gestione della NOSTRA TERRA buttando un occhio al nostro passato e costruendo il nostro futuro nel pieno rispetto delle persone e della natura.

PADANIA LIBERA!

sabato 2 maggio 2009

Il federalismo è legge

Via libera dal Senato al ddl sul federalismo che diventa dunque legge dello Stato. A favore hanno votato Pdl, Lega e Italia dei Valori. Il Pd si è astenuto (tranne Marco Follini, che ha espresso voto contrario) e l'Udc ha votato contro. I voti favorevoli sono stati 154, i contrari 6 e 87 gli astenuti.
Più autonomia per Regioni, Province e Comuni, un tetto alla pressione fiscale, "bicameralin" per il parere sui decreti attuativi, maggiore trasparenza nei meccanismi finanziari, istituzione di 10 città metropolitane. Questi i punti cardine del provvedimento sul federalismo fiscale, cui si aggiunge l'istituzione di Roma Capitale. Roma non è più semplicemente Comune ma un nuovo ente territoriale con speciale autonomia statutaria, amministrativa e finanziaria. Tra le nuove funzioni quelle relative alla valorizzazione dei beni storici, artistici, ambientali e fluviali, allo sviluppo economico con riferimento al settore turistico, alla mobilità e ai trasporti, all'edilizia pubblica e privata alla protezione civile. Queste funzioni sono disciplinate con regolamenti del consiglio comunale, che diventa Assemblea capitolina e che entrò sei mesi deve varare un nuovo statuto. Previste anche maggiori risorse e il trasferimento dei beni dello Stato.

LA FESTA DELLA LEGA - «Il federalismo fiscale non andrà a dividere ma farà sviluppare il Paese - ha spiegato il capogruppo della Lega Federico Bricolo -. Questo è un momento fondamentale per il nostro Paese: cambieranno tante cose, cambieranno in meglio, si andrà a smantellare la zavorra dell'assistenzialismo. Daremo finalmente autonomia finanziaria ai Comuni. I soldi che i cittadini pagano in tasse resteranno sul territorio, non andranno più a Roma. Saremo finalmente padroni in casa nostra». Il ministro dell'Interno Roberto Maroni ha parlato di «giornata storica». Quando il presidente del Senato Schifani ha letto i risultati della votazione, i senatori del Carroccio si sono alzati in piedi sventolando i fazzoletti verdi. Tra i banchi del governo ci sono stati abbracci e strette di mano con il leader del Carroccio Umberto Bossi e gli altri ministri leghisti.

Tratto da www.corriere.it