lunedì 6 gennaio 2014

L'identità Lombarda in un contesto italiano

Ripensavo a Lunedì 23 Dicembre, quando il Comune di Ponte San Pietro ha approvato una mozione per sollecitare l'indizione del Referendum per l'indipendenza della Lombardia.

La minoranza, per voce dell'ex parlamentare
Sig.ra Reduzzi sotto ala PD, si è espressa fortemente contraria a chiedere l'opinione dei cittadini perché lei si sente fortemente Italiana e il referendum lo ritiene una boutade politica.

Ecco, capisco che certe cose non vogliono capirle per semplice pre-giudizio o per partito preso per questioni personali, ma sottolineo alcuni punti:
- il PD regionale ha tra i suoi punti la spinta per dare maggior autonomia alla Regione Lombardia
- "democrazia" significa permettere ai cittadini di esprimersi anche su questioni che personalmente possiamo anche non condividere
- è proprio difficile concepire l'identità come valore base per affacciarsi al mondo anziché cancellare la propria storia per rigurgiti patriottisti di stampo fascista?

MA voglio provare a dimenticare che non sono Italiano e voglio tollerare questa etichetta, solo per un secondo.
Ebbene, senza pre-concetti, proviamo ora a concepire una nazionalità lombarda inclusa in un contesto confederato italiano ed europeo. È difficile?

Voglio essere più chiaro:
Pensiamo alla Svizzera. Nella vicinissima confederazione, ogni persona si sente prima cittadino del proprio Cantone ed è orgoglioso anche di essere Svizzero.
Addirittura esistono tre livelli per ottenere la cittadinanza piena:
1. cittadinanza comunale
2. cittadinanza cantonale
3. cittadinanza della confederazione

Insomma decidiamoci!
Rifiutare una forma seria di federalismo o confederazione vuol dire accettare di restare sotto il giogo dei burocrati e parassiti unicamente per gloriarci dell'etichetta di "italiani" e non per un vero e profondo amore verso la penisola che viviamo da generazioni.

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