giovedì 23 febbraio 2017

Perchè è importante la sovranità nazionale

C'è chi lo chiama campanilismo e chi sovranità.
Questi due termini sono profondamente diversi e descrivono due situazioni altrettanto differenti tra loro.

Allora perché citarle nello stesso articolo?
Semplicemente vengono spesso abusate per spiegare o demonizzare lo stesso concetto, quello dell'autonomia nella gestione di una data comunità.

Già negli anni '50 il nascente Movimento Autonomista Bergamasco, con la voce di Guido Calderoli, spiegava bene le motivazioni per cui ogni comunità deve avere la libertà di gestirsi autonomamente.
E per gestirsi autonomamente necessita di conservare la propria sovranità, il proprio potere decisionale senza il quale ogni proposta e iniziativa è vana.

Chiedere che i propri figli abbiano lo spazio di crescere e di far fruttare quanto è nelle loro qualità è un principio basilare, eppure lo Stato Italiano da decenni gestisce la famosa "cosa pubblica" con logiche mafiose, regalando posti di lavoro come fossero degli ammortizzatori sociali e non offrendo a chi capace la possibilità di far crescere la propria comunità.

Questo comportamento ha generato uno stato mediocre e vizioso dove vive chi è corrotto o corruttibile e non chi rende vantaggi alla comunità che lo ha cresciuto.

Sovranità non è campanilismo, ma autonomia.



martedì 14 febbraio 2017

BUROCRAZIA E CONCORSI


A Roma regna lo Stato Maggiore della Burocrazia che, tramite i suoi satelliti, domina senza contrasto nelle province, vero Stato nello Stato.
Uno dei mezzi dei quali si serve per allungare i tentacoli dovunque, è costituito dai concorsi.

Guardiamo al concorso per notai, bandito per nominare i più degni (parole ottime in teoria; in pratica, poi, vero specchio per allodole), Per esso ai posti migliori i burocrati di cui sopra ti mandano i loro raccomandati. Ora il senso comune ammette, per un complesso di ragioni intuitive, che l’ufficio di notaio debba essere esercitato, appena sia possibile, da laureati del luogo: così vuole l’interesse materiale e morale della popolazione.

Invece, con la scusa del concorso nazionale, eccoti in bergamasca notai delle regioni più lontane: e se il sistema va avanti un pezzo, sarà impossibile che un bergamasco faccia il notaio tra i bergamaschi: violazione patentissima del diritto naturale non solo della popolazione ma anche dei nostri giovani professionisti. Contro il diritto naturale non c’è legge, né civile, né religiosa.E quanto è detto per i notai si può ripetere per i maestri, per i segretari, per i medici e così via.

La graduatoria può avere, sì, un valore indicativo, ma non creare dei motivi legittimanti certe nomine, lesive dei diritti precostituenti. E il concorso nazionale che sovverte queste norme elementari ha in definitiva un qualche carattere di truffa…
E così si getta malcontento, si semina zizzania tra italiani: naturale è poi che sorga, presto o tardi, la reazione, come nel Trentino, nel Friuli e altrove.Se almeno lo Stato Maggiore della Burocrazia usasse un poco di prudenza…

Ma sì: si direbbe che non conoscono prudenza se non in quanto cerchino di spellare i polli senza farli strillare troppo: dimostrando che, pel resto, se ne… stropicciano dei polli e delle loro grida: le quali (e qui sta il guaio) non sono che grida e lamenti della Patria.


tratto da
Zibaldone autonomista d’un montanaro bergamasco (1949) - Guido Calderoli

mercoledì 8 febbraio 2017

Il legame tra fascismo e centralismo

Tratto da "Il campanile - Mormorazioni d'un autonomista bergamasco"

"È troppo vivo in noi il ricordo di onnipotenza dello Stato fascista, perché possiamo rinunciar ad argomentare che dal centralismo amministrativo allo Stato totalitario il passo è breve, anche quando chi lo fa inconsapevolmente è animato da spirito di liberta"

Guido Calderoli, anno 1949