domenica 4 ottobre 2009

Perchè siamo stanchi di vedere il frutto delle nostre fatiche sprecato nella lenta burocrazia romana, nelle dote scuola dati agli stranieri che vivono in nero e che li usano per tutto meno che nell'istruzione e nell'educazione, perchè siamo stanchi di vedere la nostra storia e la nostra cultura denigrata quotidianamente dalla scuola, dai giornali e dalle televisioni, perchè siamo stanchi di non poter spendere i nostri soldi per i nostri poveri e i nostri bisognosi! Perchè siamo stanchi di sapere che i nostri figli e nipoti dovranno vivere in un mondo perggiore del nostro!

Perchè non vogliamo essere schiavi a casa nostra.

sabato 3 ottobre 2009

MI FA MALE IL MONDO

Mi fa male il mondo, mi fa male il mondo
Mi fa male il mondo, mi fa male il mondo.

Mi fa male più che altro credere
che sia un destino oppure una condanna
che non esista il segno di un rimedio in un solo individuo
che sia uomo o donna.

Mi fa male il mondo, mi fa male il mondo.

Mi fa male più che altro ammettere
che siamo tutti uomini normali
con l'illusione di partecipare senza mai capire
quanto siamo soli.

Mi fa male il mondo, mi fa male il mondo.

E’ un malessere che abbiamo dentro
è l'origine dei nostri disagi
un dolore di cui non si muore
che piano piano ci rende più tristi e malvagi.

Mi fa male il mondo, mi fa male il mondo
Mi fa male il mondo, mi fa male il mondo
Mi fa male, mi fa male, mi fa male...

Mi fa bene comunque credere
che la fiducia non sia mai scomparsa
e che d'un tratto ci svegli un bel sogno e rinasca il bisogno
di una vita diversa.

Mi fa male il mondo, mi fa male il mondo.

Mi fa bene comunque illudermi
che la risposta sia un rifiuto vero
che lo sfogo dell’intolleranza prenda consistenza
e ridiventi un coro.

Mi fa male il mondo, mi fa male il mondo
Ma la rabbia che portiamo addosso
è la prova che non siamo annientati
da un destino così disumano
che non possiamo lasciare ai figli e ai nipoti
.

Mi fa male il mondo, mi fa male il mondo
Mi fa male il mondo, mi fa male il mondo
Mi fa male, mi fa male, mi fa male.


GIORGIO GABER