«Pechino cavoli vostri». Espressione cruda (ma efficace) per spiegare l'atteggiamento della Banca centrale cinese: chi è in crisi di liquidità, che se la sbrighi da solo. E la Borsa cinese tocca il minimo da quattro anni e mezzo: -5,08%. Il secondo tonfo consecutivo.
Chi ha prestato i soldi ed è nei guai che trovi il modo di venirne fuori. La
scadenza imminente di 1,5 trilioni di Wmps (prodotti sostituitivi di linee di
credito trasparenti) sta mettendo molte banche con le spalle al muro, incapaci
come sono di rifinanziare il debito.
Il credit crunch manda in crisi un modello finanziario
considerato non più sostenbile.
Oggi secondo tonfo consecutivo del mercato azionario di Shanghai, anche oggi scosso dai timori di una crisi di liquidità in Cina. Le autorità centrali non danno segni di voler intervenire, nell'auspicio che le banche, alle prese con riserve di contante in diminuzione a fronte di un costo del denaro che resta elevato, risolvano i loro problemi da soli.
In chiusura Hong Kong si è riportata in rialzo (+0,21%) mentre Shanghai ha contenuto il
calo (-0,18%). Una conclusione che sembra ridimensionare le preoccupazioni di una crisi di liquidità e della frenata nella crescita della seconda economia più grande al mondo.
Oggi secondo tonfo consecutivo del mercato azionario di Shanghai, anche oggi scosso dai timori di una crisi di liquidità in Cina. Le autorità centrali non danno segni di voler intervenire, nell'auspicio che le banche, alle prese con riserve di contante in diminuzione a fronte di un costo del denaro che resta elevato, risolvano i loro problemi da soli.
In chiusura Hong Kong si è riportata in rialzo (+0,21%) mentre Shanghai ha contenuto il
calo (-0,18%). Una conclusione che sembra ridimensionare le preoccupazioni di una crisi di liquidità e della frenata nella crescita della seconda economia più grande al mondo.
Nessun commento:
Posta un commento
Saranno cancellati tutti i commenti contrari al buon costume, ovvero contenenti volgarità o di stampo razzista.